Global, Bengtsson e la Diniz infiammano Roma
Roma ha un nuovo re ed una nuova regina. Cominciamo dalla Regina per motivi di fascino, bellezza e simpatia: si chiama Luciana Diniz e viene da una terra romantica, bellissima e malinconica come il Portogallo. Lei e la sua cavalla Fit For Fun (una traduzione letterale riporta “fatta per divertire”) hanno fatto divertire il pubblico romano che ha letteralmente preso d’assalto le tribune dello Stadio dei Marmi Pietro Mennea per il Gran Premio del Longines Global Champions Tour. Avessero vinto, la Diniz e Fit For Fun, lo stadio a ridosso dell’Olimpico sarebbe esploso in un boato simile a quello di un gol della Roma o della Lazio.
Perché la Diniz oltre alla sua naturale eleganza in sella ed a terra è un’atleta che sorride sempre: se fa percorso netto o e fa qualche errore, ed il suo primo pensiero è quello di abbracciare e coccolare la sua cavalla. Gesti che conquistano un pubblico non ancora così raffinato ed esperto come quello romano, ma estremamente appassionato e “de core” come si dice nella Capitale.
Invece sono arrivate seconde, battute da un professore del salto ostacoli, lo svedese Rolf Goran Bengtsson e dal suo formidabile stallone Casall ASK, 16 anni, un Holsteiner straordinario, il “più” vecchio dei 50 cavalli in gara nel Gran Premio. Terzo il tedesco – che podio! – Marcus Ehning con Comme il faut.
Una classifica determinata al termine di due giri e di un barrage a sei di meravigliosa intensità che il pubblico ha seguito con un’attenzione degna del grande evento, nonostante il caldo di settembre, il caldo abbacinante. Ma talmente belli l’evento e la location come direbbero quelli bravi che non ci si poteva sottrarre al fascino.
Fuori purtroppo i sette italiani in gara, dopo la prima manche sono rimasti in venti con nomi altisonanti ancora in gara : Ludger Beerbaum, Edwina Tops-Alexander, Marco Kutscher, Dennis Lynch, Simon Delestre, Penelope Leprevost, Jur Vrieling, Christian Ahlmann solo per citarne alcuni.
Poi i magnifici sei. Con i tre già citati del podio, anche la Leprevost, il sorprendente messicano Alberto Michan Halbinger e Lynch.
Ma loro tre hanno commesso errore sui sette salti proposti dal Direttore di campo, Uliano Vezzali, per l’atto finale, mentre Bengtsson, la Diniz e Ehning si sono giocati la vittoria sul tempo. E lo svedese è stato il più veloce. “Ho un cavallo fantastico. I risultati che otteniamo sono il frutto del lavoro di un team che lavora benissimo ogni giorno con Casall. Gareggiare con un pubblico così caloroso come quello romano. Forse nessuno si aspettava una prima edizione del Global così bella a Roma con così tanta gente. Sono ovviamente molto contento”.
Domani, domenica 13 settembre, la giornata finale comincia alle 9.15 e va avanti fino alle 15.45 con tre gare del CSI2*. Poi la gara finale del CSI%+ dove saranno nuovamente in gara tutti i migliori convenuti qui a Roma. E sarà ancora spettacolo.