Galoppo. Domani GP Milano, Dylan Mouth da battere
In fatto di partenti il Gran Premio di Milano lascia spesso a desiderare. I 3 anni latitano, mentre un tempo era la loro corsa, la sfida con gli anziani, la certezza di possedere mezzi consistenti e ambizioni per misurarsi anche all'estero coi migliori della generazione. Ma si sa, ormai, la crisi di partenti è un fatto endemico dalle nostre parti e non lamentiamoci dunque se anche il Milano ne risente. Dopo Regina Elena, Parioli e Derby, Felice Villa, assicuratore milanese col tocco di Re Mida, punta a un ennesimo traguardo di spicco con Dylan Mouth, a segno nel Blue Ribbon di Roma 2014 con stile autorevole. Più tardi il pupillo di Stefano Botti non combinò granché ad essere sinceri nelle King Edward di Royal Ascot, ma la voglia di riprovarci è tanta e nel Milano vedremo se le sue pretese saranno cresciute o permarranno gli interrogativi dello scorso anno.
Certo, se Dylan Mouth dovesse uscire battuto dal gruppo 1 più selettivo dell'estate a San Siro, l'amarezza sarebbe grande non solo nel team Botti ma in tutti gli appassionati italiani, dal momento che gli avversari non sono sicuramente irresistibili, tali almeno da impensierire il figlio di Dylan Thomas, che sarà affiancato nell'impresa da Celticus suo federe scudiero pronto ad immolarsi con un ritmo alè alè. Dalla Francia arriva Billabong che al di là delle listed non si è spinto di recente e in teoria, non vale uno zoccolo di Dylan Mouth. Il tedesco Born to Run, a dispetto del nome, non vede il palo da lungo tempo e nella stagione è ancora maiden: ho detto tutto. Cleo Fan, reduce dalla Promenade alle Capannelle nel Presidente della Repubblica è pertanto sulla carta il rivale numero uno del favorito, per la forma e la disponibilità alla distanza che non tutti denotano. Kramulkie, che pure non si è battuto in modo indegno nel citato Presidente, e Victis Hill, alzano l'asticella.