Anagt critica l'Unire: immobilismo e sprechi - 1.
GABRIELE BALDI, presidente dell’ANAGT, ha inviato al ministro dell’agricoltura Paolo De Castro la seguente lettera aperta:
sono Gabriele Baldi, presidente dell’ANAGT, una delle due Associazioni di allenatori e guidatori di trotto, ovvero quella che, probabilmente, le è meno amica, ma anche quell’Associzione che ha sempre cercato di portare le proprie proteste attraverso la legalità e le vie istituzionali. Quell’Associazione a cui, nella riunione al MIPA del dicembre 2006, è stato riconosciuto il merito di essere stata di stimolo per la formazione della Commissione Autorino.
In qualità di presidente dell’ANAGT, ho partecipato alle due convocazioni presso il Ministero delle Politiche Agricole, in cui sono state drasticamente bocciate le nostre richieste riguardanti la salvaguardia del montepremi. Non solo ma ci è stato anche annunciato un periodo di ‘vacche magre’ necessario, a suo dire, per risanare il bilancio dell’Unire e, grazie allo sforzo comune, per traghettare l’Ente verso una nuova gestione che, a suo parere, doveva essere trasparente, attiva, propositiva, non faziosa e soprattutto finalizzata al ripristino della legalità.
Sempre dalle sue parole abbiamo appreso che Guido Melzi d’Eril sarebbe stato il suo braccio operativo in campo ippico e che, pertanto, sarebbe stato sostenuto, poiché sicuro e fiducioso sul suo operato.
Dopo alcuni mesi di immobilità, siamo stati riconvocati al Ministero per una correzione di ‘tiro’ rispetto a quanto annunciato a dicembre. La riduzione riguardava la riduzione del montepremi e, teoricamente, la riduzione delle spese profuse dall’Unire per altre uscite (antidoping, ippodromi, funzionari ecc) ed era accompagnata dalle solite parole: legalità, chiarezza, trasparenza, ecc ecc.
Purtroppo, tutto si è rivelato falso, poiché alle parole non sono seguiti i fatti e tutto, o quasi, è stato disatteso.
Continua...