Roma, 13 Aprile 2021
di Francesca Manca
Mi piace camminare, e ho la passione per i cavalli. Non mi piace montarli, non lo faccio più da molto tempo. E tra le attività che si fanno al Bosco del Branco (Gornate Olona) insieme a Barbara Valentino, Tecnico di Equitazione Etica, c’è camminare insieme al cavallo! La mia preferita. Un’attività tanto semplice quanto coinvolgente, sia per l’umano sia per il cavallo. Per camminare insieme ad un cavallo non c’è bisogno di molta attrezzatura, bastano una capezza, una lunghina, un bosco o un prato.
Continua >
È un caldo pomeriggio di metà febbraio a Cascina Martina. I cavalli sonnecchiano o brucano distrattamente il fieno distribuito nei vari angoli del loro spazio. Sto aspettando una ragazza, mi vuole conoscere per approfondire il tema della Riflessologia. Mi aspettavo che venisse da sola, e invece arriva con il suo bimbo di 5 anni, un piccolo cucciolo d'uomo di nome Dante.
Una curiosità inesauribile mi accompagna da sempre e spesso mi porta a scrutare orizzonti apparentemente lontani da me e dal mio vivere quotidiano. Dico apparentemente perché alla fine del percorso trovo sempre un filo conduttore che mi riconduce “a casa” e che aggiunge tasselli di esperienza e di conoscenza da cui attingere nei momenti di bisogno. Sono di rientro da due giorni di “Corso di lavoro agricolo con cavalli da tiro” presso l’Azienda Vitivinicola del Castello di Tassarolo passati insieme a due bellissimi cavalli francesi razza Trait Comptois: Cirus e Titouan.
Tre tondini, tre addestratori, quattro giornate, una sfida con tempi scanditi e predefiniti tra lavoro e pause per addestrare nove puledri a non avere paura della mano dell’uomo, della sella, di un trailer, degli oggetti nuovi, degli ostacoli a terra. Un tempo definito per far conoscere un modo diverso, non coercitivo di lavorare con un puledro, nel rispetto dei suoi tempi, delle sue emozioni, del suo stato del momento.
La nuova disciplina equestre ideata da Catherine Senn – l’EQUILITY – approda per la prima volta in Italia! Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio u.s. presso il Centro Ippico Happyippo (affiliato UISP) a Robecco Sul Naviglio in provincia di Milano si è svolto il primo seminario di Equility. Questa innovativa disciplina equestre, che sta avendo un notevole riscontro in Belgio e in Svizzera, si basa sull’uso esclusivo della voce per insegnare al cavallo una serie di esercizi che si svolgono a terra.
La riflessologia è una tecnica antichissima di digitopressione utilizzata nei millenni da diverse civiltà abitanti in zone diverse del pianeta per alleviare i sintomi di malesseri leggeri e malattie più importanti. Le prime testimonianze scritte che ne rivelano le qualità curative sono state trovate nel 2330 a. C. a Sakkara in Egitto nella tomba del medico Akhmahor ritratto mentre applicava una digitopressione sui piedi e sulle mani dei suoi pazienti.
A Fieracavalli si va. Ci si va e basta. Senza aspettative, con tante aspettative. Non è importante. E quando si è lì, ci si lamenta: è sempre uguale, ci sono troppi cavalli, ce ne sono troppo pochi, c’è tanta gente, non ce n’è più così tanta. Ma ci si torna, ogni anno, guidati da una forza sottile che trascina nella folla, tra i diversi padiglioni, anche se sono sempre gli stessi...
L'intero organismo umano si trova "disegnato" sui piedi e sulle mani. Gli antichi, avevano scoperto che applicando una pressione in zone particolari sulla pianta del piede o sul palmo della mano si potevano alleviare malesseri fisici ed emotivi. Come poteva succedere? Queste zone - dette "riflesse" - corrispondono agli organi interni del nostro corpo e sono ricche di terminazioni nervose. Se adeguatamente stimolate, il cervello riceve un segnale che stimola una serie di reazioni a catena in grado di controllare lo stato di salute degli organi corrispondenti
"Yup Yup Vai Tornese Vai!" Il grido di Sergio Brighenti ha fatto la storia. Il “Pilota", uno dei migliori interpreti delle redini lunghe quando le corse al trotto facevano ancora riempire gli ippodromi e accendevano le folle, guidava con le mani e con la voce. Un urlo secco in partenza e in dirittura d'arrivo. Suoni brevi che per Tornese - il "sauro volante" dai crini biondi - non avevano un senso verbale, ma erano carichi di forza e di emozione e facevano diventare il binomio un unicum che sfrecciava verso la vittoria.
“Lo sapevate che per una buona comprensione durante una sessione di lavoro il cavallo ha bisogno del vostro incoraggiamento alla voce, delle vostre felicitazioni e dei vostri complimenti? Tutto ciò ha un effetto stimolante per lui. La VOCE è il primo degli aiuti nell’educazione del cavallo” (Catherine Senn).
Sono stata a Cluny, in Francia, con Rosanna Mosca – responsabile della formazione equestre dell’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP) Lombardia, per conoscere Catherine Senn e il suo metodo di educazione dei cavalli tramite l’uso della voce. In un seminario di tre giorni, Catherine ci ha illustrato il potenziale di questo metodo educativo che considera il cavallo come un individuo capace di pensare e riflettere e che tiene conto della sua personalità, delle sue emozioni e dei suoi sentimenti.
Il 10 dicembre prossimo l’Associazione Salto Oltre il Muro (ASOM) presenta l’evoluzione del progetto “Cavalli in Carcere”, nato nel 2007 da un’idea di Lucia Castellano (ex-direttrice del carcere) e Claudio Villa, attuale presidente di ASOM. L’evento, dal titolo "Il ruolo dell'empatia nella giustizia riparativa - Un nuovo modello rieducativo della pena: la relazione uomo-cavallo” si svolgerà nella scuderia all’interno del carcere.
Scopri tutti gli Elementi precedenti
Contatta la nostra Redazione
Segui la nostra pagina su Facebook
Rimani aggiornato con Twitter
Scopri i nostri video su Youtube
Accedi al nostro Feed RSS
Accedi al motore di Ricerca avanzata
Per ricevere i nostri aggiornamenti
Accedi all'Archivio articoli