Sulle piste di Capannelle sboccia la primavera
Eh si …. La Primavera , la meravigliosa stagione dei fiori e del sole come canta Mimì. Il primo sole e i primi fiori erano i suoi anche se quelli che lei creava non avevano profumo…. E i nostri ? Diamine nessuno può dirsi autentico amante del grande Galoppo se non attende fremente l’arrivo della primavera. I nostri fiori sono le grandi prove classiche tra Roma e Milano annunciate dalla meravigliosa aurora di San Rossore.
Il nostro sole che inizia a baciarci tutti è proprio la riapertura di Capannelle e tutto il suo mese di marzo. Quasi quasi ci vien da sostenere che marzo è migliore e più fascinoso dei successivi aprile e maggio. D’accordo è una eresia e almeno una manifestazione di precoce demenza.
Invece immaginate Marzo come una sorta di aurora o alba, le prime ore del mattino di un giorno di festa , ebbene sono le più belle perché intimamente e con gioia iniziamo ad apprezzare i profumi della giornata che nasce , la magia della natura che si risveglia , le primi luci, le più vive , quelle che ti entrano nel cuore.
Ecco, marzo alle Capannelle è la nostra meravigliosa aurora ippica, il risveglio stupendo del nostro galoppo, come nel bosco di Bambi…. La pista in erba entra in azione , ecco il vero sublime segno distintivo, la pista grande , quella dirittura , come a San Siro, di 850 metri, quel traguardo lontano che appena entri in retta neppure percepisci ma ti mette paura.
Qui si fa la selezione e poi i 1200 in pista dritta, finalmente. Che meraviglia , che gioia, che sensazioni struggenti , quanti ricordi, quanti Campioni hanno impresso la sagoma dei loro zoccoli sul biliardo verde della via Appia…. Qui hanno vinto Ortello, Cavaliere d’Arpino( guai a dimenticare che per il Mago fu il migliore di tutti) Nogara, Archidamia, Nearco, Donatello, Niccolò dell’Arca , Orsenigo …. Mamma mia e poi Tenerani, Astolfina, Nuccio, Botticelli, Marguerite Vernaut, Tadolina, Bolkonski , Orange Bay, Ortis, Tony Bin Carrol House , Falbrav e tutti quelli che a questo punto dimentichiamo, colpa grave , perché l’emozione del ricordo struggente e languido ha il sopravvento sul nostro cuore antico.
Ecco a questo punto siamo pronti, che Marzo cominci, su il sipario. La gioia e la più intrigante sensazione è quella di iniziare a scoprire le prime pedine che si muovono sullo scacchiere in vista dei grandi traguardi…… i tre anni ma anche gli anziani. Provare ad intuire, ad avere la folgorazione, la agnizione memorabile e sorprendente. “Sono le corse , Bellezza !” come diceva Bogart.
La prima domenica sarà imperdibile e poi ancora di più dopo l’inverno parco di momenti e di scosse vibranti, la nostra mente e anima le desidera più di tutto. Ecco allora l’Arconte e il Ceprano, il primo step in direzione Parioli ed Elena, si può fare anche senza altre stazioni intermedie.
Queste erano le corse cosi care a Maestri indimenticabili come Sir Lorenz, l’Armando e il Sor Luigi e da ultimo Endo. La grande tradizione del nostro Turf…. Bugia, Giovane Imperatore, Crisos il Monaco con Sopran Londa e Bruttina, Golden Titus, Act of War ma da queste corse sono passati, se la memoria non ci tradisce e può farlo, Best Tango di Gianluca Bietolini e per Riccardo Menichetti My Sweet Baby e Dionisia e chissà quanti altri…..
Nello stesso giorno i primi rientri anche per gli anziani, prese di contatto ma già si può comprendere e capire molto…. Un miglio nel nome di Ribero che non può non richiamare alla mente quello immenso di Ribot e poi i 2000 del Tupini, Umberto che fu Ministro ma anche per diverse stagioni Presidente di Capannelle.
Da queste due corse si inizia il viaggio verso il Natale di Roma e il Circo Massimo giustappunto in agenda la domenica 17 , altro pomeriggio imperdibile. Sono due listed che fanno e conferiscono status e nello stesso tempo sono trampolino di lancio verso proprio aprile e maggio.
Accanto alle due listed ecco il Brigadier Gerard. Già, l’immenso campione che chi ha avuto la gioia di vivere conserva nitido nel proprio cuore e già che ci siamo ecco un’altra prerogativa a nostro avviso estremamente colta che Capannelle ci regala.
Ogni giornata di corse è uno splendido amarcord grazie ai Campioni che danno nome ai premi . Ogni volta un tuffo nei ricordi di ognuno di noi oppure una scoperta splendida , mai recidere la nostre radici.
Dunque il Brigadier Gerard, il primo step primaverile verso la corsa innominabile ma nel cuore di ogni operatore. I primi 2000 , i sedicesimi di finale con gli ottavi che saranno nel San Giuseppe e la semifinale nel Botticelli….. e la ruota delle meraviglia continua a girare.
Primo passo anche per le anziane da miglio il premio Andrea Sansoni ci si muove verso il Tadolina e poi il Royal Mares. Ogni domenica sarà una festa ma anche i venerdì sono sovente imperdibili. Il venerdì è il giorno della pista dritta e non mancano alcuni appuntamenti che lanciano, tre anni e anziani, pensiamo al Sinni rosa, al Raffaello, alla prova per anziani….
E tornando alle domeniche ecco il 10 il Donatello, un tempo con il milanese Gardenghi una delle corse più attese. Forse oggi con meno spessore tecnico perché tra autunno ed anche inverno pisano e napoletano non mancano le prove per esordienti , tale è il Donatello che conserva immutato un che di fascino unico, una sorta di ultima chiamata per un tre anni presunto buono.
Ah marzo, davvero la nostra aurora, quel riscoprire la gioia di andare alle corse, un segno distintivo che non dobbiamo mai abbandonare, la passione si alimenta nelle splendide università del Turf che sono e sempre saranno gli ippodromi, il nostro cuore verde. Forza allora, in alto i cuori e il sentimento della nostra passione, il nostro amore ci sta chiamando, non voltiamo la testa ….
Accorriamo e riscopriamo la meraviglia di un pomeriggio alle corse e se avete qualche dubbio andatevi a rileggere le straordinarie pagine che gli hanno dedicato scrittori giganteschi come D’Annunzio nel Piacere, il fantastico Bukowski in Post Office ad esempio, Hemingway in Addio Alle Armi e poi ancora Faulkner che ha cantato il Derby del Kentucky, Zola che ha fatto lo stesso con quello francese e tutti , proprio tutti, i grandi Vittoriani che hanno disseminato nelle loro pagine palesi riferimenti ad un pomeriggio alle corse per chiudere, al netto di tutti quelli di dimentichiamo, con il Philo Vance di Van Dine , il raffinato dandy di New York che tra una giornata di corse e l’altra scopriva gli assassini…..
L’ippica è grande Cultura , siamone fieri e consapevoli !