Salto ostacoli - Colpo di grazia nella plaza di Barcellona
Spente le luci del Real Polo Club di Barcellona si accenderanno le lampade inquisitorie delle polemiche. Inevitabili dopo l’amaro flop della squadra azzurra nella FEI Nations Cup Final (1 round, competizione a tempo, 17 salti su 14 ostacoli da 1,60, partenti 15 squadre) chiusa al 12° posto, pertanto fuori dalla finale di domenica (cui accedono le prime 8 classificate) ma anche dall’unica e (ultima per l’Italia) carta olimpica in palio per la Reggia di Versailles, dove si terrà l’Equitazione ai Giochi di Parigi 2024.
Il passi a cinque cerchi l’1 ottobre se la giocheranno Brasile e Stati Uniti terminati al 2° e 6° posto. Fuori anche il Messico (9°) che però può ancora puntare su una delle tre carte a disposizione nel Giochi Panamericani di Santiago del Cile (20.10/5.11) dove convergeranno pure Colombia, Canada, lo stesso Cile e il perdente del match tra carioca e yankee domenica.
La squadra azzurra selezionata dal c.t. FISE Marco Porro era composta da Pier Giorgio Bucci in sella a Cochello, Emanuele Camilli con Odense Odeveld, Lorenzo De Luca e Carlson 86, Giampiero Garofalo e Max Van Lentz Schrans, Alberto Zorzi e Highlight W.
A siglare questo primo round è stata la Gran Bretagna, seguita da Brasile, Germania, Svizzera, Belgio, Stati Uniti, Irlanda e Francia che si classificano per la finale. Poi nell’ordine Messico, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Australia, Argentina, Uzbekistan.
Il pomeriggio si è aperto, per gli azzurri, con la brutta partenza di De Luca in sella a Carlson 86 (11 penalità) che ha fatto scivolare, al termine del giro dei primi binomi, l'Italia al 14° posto (penultima) davanti solo all’Uzbekistan. La posizione è cambiata di poco - 13° davanti ad Australia (che aveva solo 3 binomi, perciò senza possibilità di scartare il risultato peggiore) e Uzbekistan - nel giro dei secondi con Zorzi e Highlight W in doppio errore (8).
Il secondo doppio errore azzurro, quello di Camilli con Odense Odeveld dava il colpo di grazia (anche psicologico, su di loro si puntava molto) al quartetto italiano che chiudeva il giro dei terzi binomi al 12° posto (davanti a Australia, Argentina, Uzbekistan) e con Brasile, Stati Uniti, Messico (pretendenti anche loro come gli azzurri all’unica carta olimpica per Parigi 2024 in palio) non solo nettamente davanti e con 4 penalità contro le 12 italiane, ma anche entro le 8 squadre che accedono alla finale di domenica. L’ultimo giro, quello dei quarti binomi cambiava alcune carte in tavola ma soprattuto faceva registrare ancora un doppio errore, quello di Pier Giorgio Bucci e Cochello che inchiodava l’Italia nelle retrovie.Il team azzurro dovrebbe tornare in campo sabato alle 21 nella gara Challenge Cup di consolazione assieme alle altre non finaliste.