In carrozza con il cuore per unico bagaglio
Nuova iniziativa del GRUPPO ITALIANO ATTACCHI,che si inserisce negli eventi di EquiTurismo per amanti del Verde, mirata al recupero e valorizzazione del turismo in carrozza, per tutti e non solo per gli amanti della sella.
L’iniziativa ben si sposa con le finalità del GRUPPO ITALIANO ATTACCHI che favorisce la diffusione della cultura del cavallo attaccato non solo per rivivere la tradizione di un tempo o per diffondere lo sport delle Redini Lunghe ma anche per riscoprire e valorizzare un nuovo- seppur “vecchio”- modo di viaggiare.
“In carrozza! Si parte! Unico bagaglio il cuore” rappresenta un’esperienza dell’anima, oltre che degli occhi, perchè si riappropria del viaggiare per il gusto di viaggiare, godere del tempo senza essere stretti dal tempo, conoscere luoghi, persone, borghi, musei, cultura del cibo, riprendersi il tempo per i propri pensieri.
Ai Viaggiatori del Tempo, coloro che percorrono un tragitto per riscoprire emozioni, sentimenti, riflessioni alla luce di occhi diversi, vengono proposti tour di piu’ giorni in carrozza, su percorsi dedicati in varie Regioni, che uniscono Natura e Cultura, per far vivere loro, anche se in parte, l’esperienza del Grand Tour ottocentesco.
Gli avvisi dei tour compariranno sul web e sulla pagina fb del nostro sito.
E’ per questo che alla fine del tour i partecipanti sono invitati a raccontare cosa ripongono nell’unico bagaglio ammesso nel viaggio: il cuore.
Il Tour che ha aperto il ciclo dell’ EquiTurismo per Green Lovers si è svolto dal 30 giugno al 1 luglio 2021 sul lago Trasimeno e fra i vigneti del vino nobile di Montepulciano.
Partenza da Terontola, Cortona, circolo ippico Bartolomania, dove una bella carrozza replica di break, condotta da un driver d’eccezione, Presidente dell’associazione Eponalia-cavalli in agricoltura, Daniele Cardullo, attaccata ad una pariglia di splendidi e mansueti murgesi, di buon ora ha imbarcato l’equipaggio tra il quale una restauratrice delle carrozze del Quirinale, suo marito musicista, un bambino di 10 anni, suo figlio, e la scrivente redattrice della presente cronaca.
Ritmi cadenzati per paesaggi umbro-toscani inondati dal grano maturo, dai girasoli voltati verso il sole, da mais, ortaggi, silenzio rotto solo dalla musica degli zoccoli dei cavalli che, a tempo, scrivevano note musicali sul terreno. Uccelli da passo sui piccoli fiumi e corsi d’acqua, caprioli curiosi che da lontano guardavano chi passava, la carrozza ha attraversato la riserva naturale di Montepulciano che, situata nella Valdichiana Senese, a confine con l’Umbria, tutela un prezioso mosaico di ambienti umidi di rilevante interesse naturalistico.
Sosta sul lago dopo qualche ora per foto e piccolo riposo perchè l’equipaggio era molto curioso di andare, specie il giovane passeggero che, sotto l’attento occhio del driver, ha provato l’ebbrezza della guida senza voler smettere…
Tuttavia la via fra piccoli borghi e sentieri bianchi non era così lunga e la sosta per il pranzo è avvenuta in un graziosissimo, perso nel verde, agriturismo in località Pozzuolo di Castiglion del Lago, dove la proprietaria ha deliziato gli affamati palati con cibi locali secondo le ricette della nonna.
Dopo un riposo necessario, soprattutto per gli animali, il ritorno ha mostrato tutta la sua bellezza nei percorsi tra le vigne del vino nobile di Montepulciano che prende il nome dalla graziosa cittadina di Montepulciano la quale si sviluppa sul crinale di una collina, affacciata su ettari ed ettari di vigneti, gli stessi che producono il rinomato vino rosso. Il paesaggio, il ricco bagaglio storico-culturale, le tradizioni ed ovviamente il vino rendono quest'area fondamentale per tutti gli amanti del vino.
Rientro al circolo ippico carichi di sole, di saperi e di sapori che vengono mescolati tra tutti gli ospiti a cena.
Secondo giorno con massima allegria: partiamo di buon ora dal circolo ippico con una carrozza replica di wagonnette, attaccata a mansueti e ben educati comptois, attrezzata per aperitivi (freschi, ovviamente).
Il nostro percorso oggi si sviluppa sulle tracce di Annibale e dei suoi elefanti.
Proprio in queste terre Annibale subì la famosa sconfitta nella battaglia con i Romani del 217 a.C.
Il percorso Annibalico, lungo tutto il lago, all’interno di una fitta vegetazione che tuttavia permette di percorrere le vie bianche in carrozza, è articolato in diverse stazioni che, anche con supporti multimediali, permette di rivivere il racconto della battaglia stessa, dagli antefatti all’epilogo finale.
Il Cammino di Annibale è un percorso innovativo in quanto fondato su un patrimonio intangibile: la rievocazione delle vicende belliche attraverso le testimonianze degli storici dell’antichità e la ricostruzione scientifica degli storici contemporanei.
Le immagini molto vivide delle tecniche delle battaglie mettono in evidenza soprattutto il sangue che si versa in una guerra, specialmente quella che si tenne allora e che provocò migliaia di morti che ancora sembra di vedere intorno al lago…
Dopo una sosta per un pranzo veloce in riva al lago, tanto da far riposare anche gli splendidi e ammiratissimi comptois, proseguiamo nel pomeriggio per la Torre di Vernazzano, tra un bosco di querce d’ alto fusto e piantagioni d’ulivi fino a raggiungere un piccolo centro abitato più antico sorto nei dintorni della Chiesa di S. Michele Arcangelo (meglio nota come chiesa di S. Lucia) ove si gode uno spettacolo unico: in alto, tra le rovine della cinta muraria, ancor oggi visibile, un castello antico che racchiudeva la chiesa parrocchiale, una torre pendente protesa sul precipizio, sotto il frastuono delle acque che scendono saltando tra i massi.
Rientro in serata al circolo ippico e cena conviviale.
Alla domanda “cosa mettete ora nell’unico bagaglio che avete portato, il cuore?”, le risposte sono molteplici e multiple.
Posso riassumerle in una sola parola: tanta tanta poesia.