I cavalli copertina dei FISE Awards
Agli albori dei Giochi Olimpici un vincitore dell’oro nel canottaggio fu privato della medaglia perché si scoprì che i muscoli, più che madre natura, glieli aveva creati il lavoro. Infatti, emigrante europeo negli Stati Uniti, prima di partecipare alle Olimpiadi aveva sbarcato il lunario facendo il muratore.
E’ quello che succede a molti cavalli che sudano, saltano, corrono - e a volte si fanno male - ma per loro i riflettori del successo, al momento del premio, vengono spenti. O puntati più in alto, sul cavaliere e l’amazzone che tutto sommato hanno portato a spasso, nel percorso o sul campo ostacoli, in cambio di qualche sollecitazione su come galoppare o saltare. Cosa che loro, i cavalli, sanno fare benissimo da soli.
E’ vero, da qualche tempo, gli è stato riconosciuto il titolo di “atleta”, lo stesso che hanno avuto, in seguito, i vincitori olimpici, non più privati della medaglia perchè a casa, per vivere, lavoravano.
Scorrendo l’elenco dei candidati ai prossimi FISE Awards, i cavalli appaiono solo nell’ultimo gruppo, quello della migliore fotografia. Per altro a volte, non tanto in quanto atleti, ma come “porteur” di fascinose ragazze.
Insomma roba da copertina.