I bambini scrivono... Il cavallo con le ali candide
Nel cuore dei bambini si nasconde l’anima del mondo. Miti e leggende del passato sembrano tornare attuali nella semplicità dei loro racconti e delle loro fantasie. Vogliamo regalare ai nostri lettori alcune delle favole inventate dagli alunni delle classi elementari e medie che hanno partecipato al concorso “Il mio regno per un cavallo” indetto da Fieracavalli in occasione dell’edizione 2008 della manifestazione scaligera. Al di là del fascino che emana da esse, ci sembra possano essere un monito, per tutti noi, a preservare o a riconquistare il significato più profondo della relazione che ancora lega ciascuno di noi ai cavalli.
IL CAVALLO CON LE ALI CANDIDE
MOLTO TEMPO FA, ma forse non così tanto tempo fa, c’era una ragazza di nome Caroline che aveva un solo desiderio: domare e cavalcare un cavallo. La sua matrigna però era molto cattiva e non la faceva andare a cavalcare.
Un giorno, facendo una passeggiata in campagna, incontrò un grande stallone. La ragazza, stupita, cadde a terra e intanto cominciò a sognare.
Caroline sognò di cavalcare in una prateria con un cavallo bianco. Durante il tragitto, però, cadde in un burrone. Il cavallo aprì le ali bianche e candide come la neve, andò giù dal grande buco, se la caricò in groppa e la riportò sull’erba.
Erano nel regno abitato da questi splendidi animali.
Quando Caroline si risvegliò, purtroppo capì che era stato solo un sogno. Dispiaciuta la ragazza andò a casa ma di notte scappò per cercare il cavallo dei suoi sogni.
Mentre stava attraversando la foresta, non si accorse che c’erano le sabbie mobili e ci cadde dentro. Aveva la sabbia fino al naso e non riusciva più a respirare, si dimenava per cercare di liberarsi ma era inutile.
I pianti di Caroline si udirono fino alla radura. Un cavallo bianco con gli occhi azzurri, simile a quello dei suoi sogni, si trovava lì e la sentì. Incuriosito andò a vedere costa stava succedendo, vide una ragazzina che cercava di liberarsi dalle braccia pericolose delle sabbie mobili.
Il cavallo le tese una zampa e Caroline capì che lo stallone stava cercando di aiutarla. Allora lei si aggrappò e fu salva.
Il cavallo e la bambina strinsero una grande amicizia, allora lei decise di vivere con lui e lo chiamò Neffer,
La loro amicizia non si ruppe mai e si vollero bene per sempre.
Testo collettivo classi IV A – IV B
Scuola primaria di Volargne (Verona)
Istituto comprensivo di Peri
Insegnanti Monica Castellani, Federico Carpene, Celestina Zecca.