Firenze campo centrale, c'è il Duomo
FIRENZE. Nella città patria del Rinascimento e un autentico museo all'aperto con i suoi splendidi capolavori dell'arte, l'ippodromo del Visarno domenica manda in scena la sfida del Premio Duomo, incastonata in un bel convegno di corse.
I ricordi degli appassionati fiorentini e non vanno alle edizioni del Gran Premio che si disputavano in giugno, e in notturna, all'ippodromo delle Mulina. Erano gli anni di The Last Hurrah, di Vivaldo Baldi e delle sfide con Waymaker, Atollo e Delfo. Poi la corsa assunse una prospettiva internazionale quando dall'aereo scendevano i campioni scandinavi, svedesi, finlandesi e norvegesi che portarono una rivoluzione nel nostro trotto, che curioso e ricettivo ne assimilò metodi d'allenamento, vestizione e ambizioni, anni Ottanta e Novanta fecondi dal quale l'allevamento indigeno decollò verso un percorso di crescita sostenuto da investimenti e idee.
Oggi il Duomo è una corsa che dal caldo estivo è passata ad una collocazione di fine stagione e in un ippodromo che è altro pur sempre nel cuore del parco delle Cascine. L'edizione 2022 è ben riuscita, all'altezza della tradizione di un vertice del trotto gigliato: domenica corrono i migliori esponenti nazionali delle prove di gruppo 1, nove i partenti.
La corsa di Firenze ha il favorito in Vernissage Grif, il bellissimo sauro da Varenne che vinse dodici mesi fa e in stagione ha conquistato il prestigioso alloro del Lotteria di Agnano battendo Vivid Wise As e Zacon Gio. Già il titolo dell'evento top partenopeo varrebbe la candidatura, a rafforzarne l'idea di 'best horse of the race' è aver pescato un ottimo 2 al sorteggio di lunedì mattina.
L'alternativa più consistente al favorito è rappresentata da un altro cavallo allenato dai Gocciadoro, quel Bengurion Jet - in sulky Andrea Guzzinati - alla prima sull'ovale di sabbia gigliato presentando il biglietto d visita delle due performance marchigiane. Nel Palio dei Comuni il campione allevato da Toniatti ha messo in campo con successo il suo strapotere fisico, atletico e tecnico, apparendo un cavallo in notevole espansione. Usain Toll è un trottatore che parte forte e sembra, visto il numero 1 di sellino, un attendibile piazzato di posizione. Enrico Bellei, che il Duomo - del quale ha alzato il trofeo per 4 volte - lo mira sempre da lontano, gioca la carta di Dumbo, il danese forte e veloce. Il fatto che si sia guadagnato la nomination come alfiere che il driver più vincente del nostro trotto muoverà sulla scacchiera della top race fiorentina, lo accredita del ruolo di principale sorpresa.
Zacon Gio, piaciuto molto in batteria sia ad Agnano che al San Paolo, continua a non avere fortuna con i numeri di partenza. Ha preso il 7 e ne complica la chance su un tracciato che il velocissimo campione del team Ehlert-Vecchione peraltro adora e dove in passato Zacon si è esaltato facendo la differenze sull'ultima curva affrontata in piena velocità. Stavolta sarà più difficile ma la classe di questo cavallo e il suo straordinario palmarès esigono il massimo rispetto. Dunque, Firenze campo centrale della domenica sugli ippodromi italiani.