Anna, Giulia e Greta una passione passata da madre in figlia
Giulia Gatti Bardelli è ‘l’occasione’ che ci è stata servita su un piatto d’argento. Nell’ultimo periodo, la brava amazzone del Friuli Venezia Giulia, classe 2006, ha inanellato una serie positiva davvero importante. A Gorla, a fine aprile, ha centrato il bersaglio grosso in Gran Premio. Così come aveva fatto anche a Cervia, nel 5* della settimana precedente. Ma come dicevamo, tutto ciò è stato solo la ‘scusa’ per scoprire tanto di più. E non solo su di lei... Ma anche su Greta, sua sorella, e sulla mamma Anna. Che è, per più motivi l’origine di questi successi e di quelli che verranno in futuro per entrambe le sue ragazze.
Partiamo quindi da Anna, ragazza di Udine che, con il fratello altrettanto appassionato, monta a cavallo: una passione di famiglia. Siamo circa a metà degli anni ’90... Anna, da Udine, fa avanti e indietro da Vicenza per andare a farsi seguire da Stefano Nogara (che ora segue di tanto in tanto le sue figlie, ndr) e naturalmente la disciplina del cuore è il salto ostacoli. Ma, come spesso accade, crescendo, la vita mette di fronte a nuove priorità. E così, nonostante la passione, Anna sceglie di dare un taglio netto e appende la sella ‘al chiodo’. Poi il lavoro, poi i figli... Finché un giorno, un’amica le chiede di accompagnarla a vedere un pony... E da lì tutto riparte. Anna ricomincia a montare e in scuderia la accompagnano le sue figlie, Giulia e Greta. «I primi contatti con il mondo dei cavalli l’ho avuto seguendo mamma in scuderia – racconta Giulia. – E mi sono subito appassionata. Ho iniziato con un po’ di pony games, ho provato il dressage e il completo. Ma la mia disciplina è sicuramente il salto ostacoli». E visti i risultati, c’è da scommettere che Giulia abbia proprio ragione!
«Io invece ho cominciato con le lezioni in maneggio – questa volta è Greta che racconta. – All’inizio se devo essere sincera non ero interessatissima. Poi però mi sono convinta. Ho provato a fare la mia prima gara e da lì in poi non ho più voluto smettere».
Giulia, la Junior e Greta, la Children, insieme a mamma Anna e all’entourage famigliare al gran completo che le sostiene, funzionano come una micro-squadra agguerritissima che fa davvero invidia. Per comunione di passione e di intenti, e per lo spirito sportivo che le contraddistingue. E il prossimo appuntamento? «Lo Csio di Gorla a Pasqua. Con Giulia in squadra e Greta in campo a titolo individuale». Quanto orgoglio di mamma in questa risposta... «Per Gorla spero davvero di fare bene» racconta ancora Giulia, con la leggerezza spigliata delle ragazze della sua età. «Per il futuro mi piacerebbe essere convocata anche in altre squadre. Magari per qualche concorso anche all’estero. Mi piacerebbe ottenere buoni risultati al Campionato Italiano Amazzoni e ai Campionati Italiani. Il sogno sarebbe partecipare al Campionato d’Europa ma mi rendo conto che ci sono tanti bravi junior con tanta più esperienza... E poi c’è la scuola. Frequento il secondo anno del liceo scientifico e l’altro mio obiettivo è mantenere una buona media».
Anche i sogni e progetti di Greta hanno al centro i cavalli, lo sport e la scuola. «Vorrei andare ai Campionati d’Europa e desidero fare bene ai Campionati Italiani. Oltre tutto quest’anno ho gli esami di terza media... Devo studiare e prepararmi». Fare bene, impegnarsi, il senso della squadra, l’etica dello sport... Cose che si respirano a casa fin da piccolissimi... «Ci piacerebbe avere qualche chance, tra una gara e l’altra, per andare a vedere qualche concorso importante fuori». Un desiderio che vale per tre... E forse anche di più